New data on the Goosander, Mergus merganser Linnaeus, breed-ing in the Treviso province.(Aves, Anatidae)
Lo smergo maggiore è un anatide con ampia distribuzione Paleartica, di cui la sottospecie nominale è insediata in Europa e Nord Asia (Hagemeijer & Blair, 1997). La popolazione europea, stimata in circa 47.000-74.000 coppie (BirdLi-fe International, 2004) veniva considerata in modesto declino, ma con trend variabili tra i settori occidentali dove risultava in moderato incremento, e quelli orientali (Finlandia e Russia) dove invece il trend appariva leggermente negati-vo. In tale contesto in Italia lo smergo maggiore ha iniziato a nidificare dal 1997 in Veneto nella provincia di Belluno (Zenatello et al., 1997) e poi nel 1998 in Piemonte, presso il Lago Maggiore (Bordignon, 1999) e successivamente sul fiume Isonzo (Gorizia) nel 2002 (Felcher & Utmar, 2004).
La popolazione inizialmente insediatasi nel Lago del Corlo (Fonzaso, Belluno) e poi lungo il corso del Piave, sempre nel tratto Bellunese, si è progressivamen-te espansa nelle zone umide vicine (lago del Mis, corso medio e superiore del Piave, fiume Brenta). Lungo il tratto di fiume Piave ricadente nella provincia di Treviso, le prime nidificazioni sono state rilevate solo nel 2003 (Martignago et al., 2003). In seguito è stato censito quasi sempre in periodi diversi da quellidella nidificazione. Lo svernamento però è sempre stato regolare con individui rilevati lungo il Piave fino all’invaso di Nervesa della Battaglia e in maniera meno rilevante più a valle fino all’area delle grave di Maserada e Cimadolmo. A nord della provincia, invece, lo svernamento è risultato accidentale con l’av-vistamento di pochi individui di entrambi i sessi, presso i laghi della Valle del Fadalto (Lago Morto, Lago del Restello), dove è stato rilevato in più occasioni negli inverni 2014/2015 e 2015/2016 (Mezzavilla, oss. pers.).
Nella primavera del 2016 sono state effettuate diverse osservazioni, di individui di entrambi i sessi, nell’area del Piave presso la garzaia di Pederobba e più a valle presso il Ponte di Vidor. In quest’ultima località la specie si è riprodotta con almeno tre coppie osservate ripetutamente, quando i maschi svolgevano voli di accompagnamento delle femmine per invitarle nei siti di possibile ni-dificazione. Tale comportamento, tipico della specie, si osserva facilmente in periodo riproduttivo, quando i maschi si contendono le femmine fertili e le accompagnano per alcuni giorni fino alla deposizione delle uova nel sito di cova prescelto. Nel nostro caso quelli maggiormente frequentati sono stati: un’abita-zione abbandonata a margine del fiume, le pareti rocciose che conterminano il fiume e il manufatto rappresentato dal ponte di Vidor. In quest’ultimo sito sono state osservate più volte 1-2 femmine raggiungere la parte inferiore di un’arcata per sostare.
Pur non avendo potuto verificare con certezza la cova in questi siti, nell’ultima decade di maggio del 2016, nel tratto di fiume che scorre sotto il ponte di Vidor, é stata rilevata la prima covata costituita da 12 pulli. Contemporaneamente due femmine venivano costantemente scortate da un maschio, poiché ancora nella fase iniziale di accoppiamento. Verso la fine di maggio sono scomparse poiché probabilmente in cova, così come i maschi che a seguito della fecondazione di tutte le femmine migrano in aree molto lontane, a noi ancora non note, dove compiono la muta.
I primi giovani nati, si sono successivamente ridotti di numero, tanto che verso la fine di maggio la prima covata era composta da soli sei individui. In seguito il 14 agosto, alcuni chilometri a valle del ponte di Vidor, presso la località Riva Alta, è stato osservato un gruppo di 41 giovani smerghi maggiori, accompagnati da due femmine, mentre si alimentavano in un tratto di fiume dominato da salti d’acqua e forte corrente. Tale area è stata frequentata per alcuni giorni, poi si sono allontanati.
Con tale segnalazione si desidera confermare la presenza come nidificante dello smergo maggiore nel Trevigiano. La località dove è stato censito nel 2016 veni-va, infatti, scarsamente frequentata negli anni scorsi a causa della ridotta porta-ta del fiume. Probabilmente il forte regime pluviale che ha caratterizzato l’inizio dell’anno e la successiva primavera, ha favorito l’aumento di livello delle acque e una portata più costante, creando aree con rapide e modesti salti d’acqua che di regola sono particolarmente ricercati da questa specie. Tutto ciò pone in evi-denza il fatto che questo anatide risulta essere un ottimo indicatore di qualità degli ambienti fluviali del Piave e di altri fiumi caratterizzati da un costante regime torrentizio. Tale fattore pertanto dovrà essere attentamente valutato in futuro anche in considerazione del fatto che questo tratto di fiume rientra nelle aree della Rete Natura 2000.
Bibliografia
BirdLife International (2004) – Birds in Europe. Population estimates, trends and conservation status. BirdLife International, Conservation Series 12. Cambridge.
Bordignon L. (1999) – Prima nidificazione di Smergo maggiore, Mergus merganser, in Piemonte. Riv. ital. Orn. 69:218-220.
Felcher L., Utmar P. (2004) – La nidificazione dello smergo maggiore, Mergus mergan-ser, nel Friuli-Venezia Giulia. Riv. ital. Orn. 74:69-71.
Hagemeijer W., Blair M. (1997) – The EBCC Atlas of European Breeding birds. Poyser, London.
Martignago G., Mezzavilla F., Silveri G. (2003) – Nuova area di nidificazione dello Smergo maggiore, Mergus merganser, in Veneto. Natura Vicentina 7:197-199.
Zenatello M., Basso M., Rasi S., Tormen G. (1997) – Primo caso di nidificazione di Smergo maggiore, Mergus merganser, in Italia. Riv. ital. Orn. 66:207-210.