Riassunto
In questo lavoro viene presentata la distribuzione di entità specifiche e intraspecifiche del genere Muscari Mill. nel territorio del Parco Regionale dei Colli Euganei. Sono descritti i caratteri morfologici e l’ecologia di un ibrido di Muscari, osservato nel territorio euganeo. Viene data, infine, una semplice chiave dicotomica per la determinazione delle specie presenti nel territorio del Parco.
Abstract
Muscari genus into the Regional Park of Colli Euganei (North- East Italy)
In this essay we report the occurrence of the species and subspecies of genus Muscari Mill. inside the area of the Euganei Hills Regional Park. A simple identification key is also given. Morphological and ecological characters of a hybrid between grape hyacinths found in the territory, are described.
Introduzione
Nel territorio italiano il genere Muscari Mill. (Pignatti et al., 2017-19) comprende 12 entità, di cui 9 specifiche e 3 subspecifiche, cinque di queste sono presenti nel distretto euganeo:
Muscari comosum (L.) Mill.
Muscari neglectum Guss. ex Ten.
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. botryoides
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. longifolium (Rigo) Garbari
Muscari kerneri (Marchesetti) Soldano.
Si segnala, inoltre, la presenza sul territorio di un ibrido tra M. botryoides subsp. botryoides e M. neglectum.
Materiali e metodi
Questo lavoro è frutto di un trentennio di osservazioni, di ricerche e di studio di individui appartenenti al genere Muscari Mill., effettuate in campagna e su materiale secco nei principali erbari italiani. Il territorio indagato è quello del Parco Regionale dei Colli Euganei (Provincia di Padova), che comprende, frammista a rocce sedimentarie calcaree, una parte collinare di natura vulcanica e una parte pianeggiante che lo circonda e che si insinua tra i rilievi. Si estende su una superficie totale di circa 190 chilometri quadrati e ha un perimetro grosso modo ellittico di circa 100 km. La zona dei rilievi si presenta come un susseguirsi di profili conici e rilievi ondulati, con altezze che variano in media dai 100-200 metri delle formazioni più esterne e isolate, fino ai 400-600 metri del nucleo centrale. L’altura principale è il Monte Venda, con i suoi 601 m s.l.m. In tale contesto la complessa storia geomorfologica dei Colli ha permesso l’instau
rarsi ed il mantenersi di una ricca e peculiare flora che vede a stretto contatto entità termofile mediterranee e specie montane o sub-montane.
Per la nomenclatura si è seguita la recente flora di Pignatti et al. (2017-19).
Elenco delle specie
Si enumerano le entità presenti nel territorio in esame; si fanno alcuni cenni storici e se ne delineano la distribuzione e alcune peculiarità.
Muscari comosum (L.) Mill.
Entità presente in tutto il territorio euganeo. In collina si rinviene ai margini della boscaglia termo-mesofila, negli incolti, nei coltivi, nei frammenti di prato arido, nei vigneti, in ambienti disturbati ai bordi delle strade e dei sentieri, mentre è sporadica in pianura. Nel Padovano (Béguinot, 1910) venne segnalata (sub Hyacinthus maximus) per la prima volta da Bauhin & Cherler (1651) e raccolta alla fine del mese di febbraio nella parte sommitale del Monte Venda.
Muscari neglectum Guss. ex Ten.
Specie a lungo confusa con il vicariante occidentale Muscari atlanticum Boiss. et Reut., che non esiste in Italia (Garbari, 2003). Venne segnalata nel Padovano per la prima volta e raccolta in fiore nel mese di maggio da Bauhin & Cherler (1651) sub Hyacinthus vernus botryoides (Béguinot, 1910). Nel territorio euganeo è abbastanza comune al margine dei coltivi, nelle siepi e nei cespuglieti, nei frammenti di prato, lungo i sentieri e le strade solitamente su terreni ricchi in scheletro. Cresce sempre in ambienti caldo-aridi, aperti e solatii, su ogni tipo di suolo.
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. botryoides
Questa entità si rinviene, non molto frequentemente, negli ambienti nemorali e ai margini dei boschi e nei frammenti di prato dei rilievi euganei. È rarissima nella pianura perieuganea. La prima comunicazione per il territorio viene data da Romano (1817) che segnala la specie presso Rovolon annotandone la fioritura ai primi di marzo. Negli erbari PAD, TRS e FI vi sono saggi di piante raccolti sugli Euganei da Fiori, Béguinot, Bizzozero, Vaccari e Pignatti (Garbari, 1984). Sui Colli, spesso, nelle stazioni più aride e con condizioni edafiche sfavorevoli si rinvengono individui piccoli e stentati (che ricordano taluni individui di M. kerneri), mentre su suolo fresco e ricco di humus si osservano piante decisamente più robuste con scapi e foglie anche di 40 cm (Monte Venda, presso la cima!). Già Béguinot (1910), infatti, notava l’ampia variabilità negli individui della stessa specie, anche all’interno della medesima stazione. In particolare questo si osserva nelle popolazioni del Monte Venda. L’ampia plasticità della specie è stata recentemente confermata dagli studi di Somlyay et al. (2006).
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. longifolium (Rigo) Garbari
La specie è un endemismo prealpino orientale, segnalata di recente anche sui Colli Euganei (Masin & Tietto, 2005b) e localizzata in poche stazioni rupicole, apriche e solatie del Monte Ortone e del Monte Ricco dove cresce, però, molto abbondante. L’entità venne segnalata per la prima volta come endemica gardesana da Rigo (1905), raccolta in località “La Pozza” tra Pai e Torri del Benaco (VR) sul Lago di Garda, poi riaccertata nel locus classicus e raccolta anche nella sponda bresciana del Garda a Manerba (BS) da Frattini et al. (1996). Successivamente è stata scoperta da Scortegagna (1998) anche sui Colli Berici (VI) alla base delle cenge, nei boschetti radi e nei prati steppici presso Lumignano.
Muscari kerneri (Marchesetti) Soldano
È un’entità rara a gravitazione illirica, poco nota e molto controversa dal punto di vista tassonomico, ma affine a Muscari botryoides (L.) Mill. di cui è stata per lungo tempo considerata varietà o sottospecie; in Italia vi sono le stazioni più occidentali del suo areale. In verità già Garbari (1966) nelle sue ricerche di oltre 50 anni fa, considerava M. kerneri (numero cromosomico 2n=18) come una specie ben differenziata da M. botryoides.
La distribuzione attuale italiana, comunque, è mal conosciuta e molto frammentata: Roiano presso Trieste e Carso triestino, Udine nei magredi, Colli Euganei, area gardesana lombarda e veneta, Bosco della Fontana presso Mantova (Pignatti et al., 2017-2019) e vicinanze di Feltre (Argenti et al., 2019). Non è stata confermata la stazione nel Pavese a Cava Carbonara segnalata da Fiori (1923). Sui Colli Euganei è una specie molto rara e localizzata, presente ai margini di un castagneto con elementi termofili sul versante meridionale del Monte Venda a circa 400 m s.l.m. (Tietto & Chiesura, 2002; Masin & Tietto, 2004; Masin & Tietto, 2005a; Masin & Tietto, 2005b), nella pseudo-macchia mediterranea degradata sul versante meridionale del Monte Pirio (Masin, 2016) e sul versante meridionale del Monte Rua (Tornadore et al., 1996). La specie venne segnalata e descritta per la prima volta da Marchesetti (1882) a Roiano “alla Scala Santa” nei pressi di Trieste, poi segnalata nei Colli Euganei da Béguinot (1910) sul Monte Rua e sul Monte Venda, e, infine, raccolta da Rigo (PAD) il 3 aprile 1904 e il 5 aprile 1908 tra Pai e Torri del Benaco (VR) dove ancora oggi è presente (Tietto & Chiesura Lorenzoni, 2003) nelle stesse stazioni di Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. longifolium (Rigo) Garbari.
Muscari botryoides x Muscari neglectum
Nella primavera del 2000 veniva trovata nel piazzale della “cava di trachite Zorzi-Mardegan” sul versante meridionale del Monte Ricco presso Monselice (PD), una piccola popolazione di individui di Muscari di non facile attribuzione (Masin & Tietto, 2005b): questi crescevano tra una popolazione di M. botryoides subsp. botryoides ed una di M. neglectum, presentando caratteri morfologici intermedi tra le due specie. Trasmessi alcuni individui alla Prof.ssa Tornadore dell’Università di Padova per l’analisi cariologica e per farli vedere al Prof. Garbari a Pisa, veniva confermata l’origine ibrida tra i due taxa (Tornadore & Marcucci, 2005), evidenziando un numero cromosomico 2n=36.
Dall’osservazione morfologica gli individui presentano caratteristiche intermedie tra le due specie ibridanti.
Le condizioni edafiche e microclimatiche della stazione sono molto particolari e, indubbiamente, hanno contribuito al processo di ibridazione. Il piano di cava dove vivono le piante presenta ridotto suolo fertile, con roccia riolitica spesso affiorante, relativamente secco ma non del tutto per la presenza di umidità costante derivata dalle falde affioranti in cava. La temperatura invernale è mite e quella estiva è proibitiva per l’effetto parabolico di concentrazione del calore delle pareti verticali della cava sul piano orizzontale. A maggio, in effetti, gli individui hanno perso del tutto la parte aerea spesso con scarsa fruttificazione.
Chiave per la determinazione del genere Muscari presente nel Parco dei Colli Euganei:
1 Infiorescenza che termina con un ciuffo di fiori sterili lungamente peduncolati e di colore malva. Filamenti degli stami disposti in 2 serie………………………. ……………………….……………………….……Muscari comosum (L.) Mill.
1 Infiorescenza che non termina con un ciuffo di fiori sterili lungamente peduncolati. Filamenti staminali disposti in una sola serie ……………………………2
2 Foglie numerose, scanalato giunchiformi, marcescenti all’apice alla fioritura e superanti di 1,5-2 volte lo scapo (eccezionalmente anche 5 volte). Infiorescenza compatta. Perigonio ovato-oblungo, bluastro, viola o viola scuro, pruinoso all’esterno, profumato, lungo 4-6(-7) mm. Bulbo prolifero con numerosi bulbilli……………………….………………Muscari neglectum Guss. ex Ten.
2 Foglie in numero di 2-4(-5), lineari, oblanceolate, spatolate o sub-spatolate, uguali o sub-eguali allo scapo, assai raramente superanti lo scapo, a volte marcescenti all’apice all’antesi. Infiorescenza lassa. Perigonio globoso o urceolato, blu o bluastro o azzurro, lungo 2-5 mm, inodore o debolmente profumato. Bulbo quasi sempre non prolifero……………………….……………………….……3
3 Foglie lineari-filiformi, larghe 2-3 mm, gradualmente attenuate e poi appuntite all’apice, debolmente striate. Perigonio di colore azzurro o celeste lungo 2-3 mm……………………….……………Muscari kerneri (Marchesetti) Soldano
3 Foglie lineari-oblanceolate o spatolate, che si restringono improvvisamente all’apice, larghe 5-10 mm. Perigonio lungo fino a 5 mm, di colore blu, ceruleo o blu scuro……………………….……………………….…………………………….…4
4 foglie in numero di 2 o 3, non ad apparizione autunnale, carenate e strette alla base, spatolate e sub-erette, bruscamente contratte ad angolo ottuso all’apice, che è cucullato, lunghe quanto lo scapo o poco più, larghe 3-8 (-10) mm. Bulbo senza bulbilli. Fioritura a marzo……………………….……………
……………………….………Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. botryoides
4 foglie in numero di 4-5, che in autunno appaiono prima dello scapo, sub-erette, lineari o lineari-lanceolate, attenuate all’apice che è quasi sempre marcescente alla fioritura, larghe 4-10(-15) mm, lunghe 3-4(-5) volte lo scapo. Bulbo a volte prolifero, con 1 o 2 bulbilli. Fioritura già a febbraio……………Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. longifolium (Rigo) Garbari
Conclusioni
Tra le specie che crescono nel territorio, si segnala la presenza di due entità critiche, Muscari kerneri e Muscari botryoides subsp. longifolium che meritano assoluta tutela. Di particolare interesse sono le piccole e sparute popolazioni di M. kerneri che devono essere adeguatamente studiate al fine di ricostruire i rapporti con le popolazioni di M. botryoides subsp. botryoides che vegetano intorno. Merita attenzione e ulteriori ricerche, infine, la piccola popolazione dell’ibrido M. botryoides subsp. botryoides x M. neglectum che si mantiene molto circoscritta, ma stabile, da oramai 20 anni.
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