Probabili nidificazioni di ibis sacro, Threskiornis aethiopicus, in Veneto (Aves,Threskiornithidae)

Attività SVSNZoologiaProbabili nidificazioni di ibis sacro, Threskiornis aethiopicus, in Veneto (Aves,Threskiornithidae)

Two probably records of breeding of Sacred Ibis, Threskiornis aethiopicus, in the Veneto region

Introduzione

l’Ibis sacro Threskiornis aethiopicus (Fig. 1) è specie introdotta e acclimatata in Europa, con tendenza all’incremento. Nidifica in Francia, Spagna, Portogallo, Olanda e Italia (Yesou et al. 2017). In Italia, il fenomeno ha avuto origine in Piemonte, dove hanno nidificato individui provenienti dalla Francia (Brichetti et al., 1992) o fuggiti dalla cattività. Successivamente la specie si è diffusa nelle altre regioni del nord Italia seguendo l’asse del fiume Po.

La specie è inserita nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza per l’Unione Europea. La stessa UE ne prescrive l’eradicazione e l’ISPRA sta disponendo, a riguardo, il piano di gestione a livello nazionale. Di contro alcuni ricercatori contestano la consistenza scientifica degli stessi presupposti di tale decisione (Marion, 2013; Castiglioni, com. pers.) Nel Veneto i primi avvistamenti risalgono alla fine del XX secolo e, nella più recente check-list regionale (Mezzavilla et al. 2016), la specie è classificata C1, cioè introdotta dall’uomo o sfuggita alla cattività, che ha formato una popolazione nidificante autonoma, di cui alcuni individui si osservano regolarmente in Veneto, senza che se ne sia stata accertata la nidificazione.

In passato sono segnalate due osservazioni di ibis sacro presso garzaie della Laguna di Venezia, entrambe nel 1998 in Valle Micei-Dragojesolo e in Valle Figheri (Bon et al., 2000).

Fig. 1 – Ibis sacro in Val Paliaga (VE) (foto Contessa).

Nel 2017 nell’ambito del Censimento delle specie coloniali del Veneto, Trento e Bolzano due individui sono stati osservati nel comune di Meolo presso la Garzaia di Marteggia (D’Alterio, Sartori, Semenzato), un individuo in Laguna di Venezia nell’Isola di San Giuliano (Sartori, Scarton, Ugo) e alcuni soggetti nell’Isola Buel del Lovo (Panzarin, Sent).

Tuttavia la presenza di soggetti in colonia durante il periodo riproduttivo, per quanto interessante, non è significativa per essere considerata tentativo di nidificazione.

Risultati

Nel giugno del 2016 in comune di Rosolina (provincia di Rovigo) nella garzaia plurispecifica di Valle Morosina sono stati osservati due individui di ibis sacro al nido, di cui uno in cova. Successivamente non è stato possibile verificarne il successo riproduttivo per mancate autorizzazioni di accesso all’area.

Il 1 giugno del 2019 in Laguna di Venezia, nei pressi nella garzaia plurispecifica, dell’isola Buel del Lovo, sono stati osservati due giovani di circa un mese seguire in volo due adulti. Pur non ritenendo accertata la nidificazione si ritiene difficile, visto il periodo e l’età, che questi due giovani provengano da siti riproduttivi di altre regioni italiane.

Discussione

Il numero delle osservazioni di ibis sacro sembra, negli ultimi 3/4 anni, in forte aumento in tutte le province del Veneto ad esclusione di Belluno, dove non è ancora stato osservato. In particolar modo nella provincia di Venezia si sta assistendo ad una vera esplosione delle presenze, ad esempio gruppi di oltre 60 individui in Val Paliaga – Tessera o 23 individui a Venezia (A.S., oss.pers.). Si ritiene quindi plausibile che la specie possa già nidificare in Laguna di Venezia da qualche anno, ma le particolari difficoltà d’accesso all’isola Buel del Lovo hanno impedito una ricerca più accurata. Nella prossima stagione riproduttiva il sito sarà visitato con continuità. In questo contesto recenti studi hanno accertato che il periodo riproduttivo della specie si estende, con continuità, da marzo ad ottobre (Castiglioni, 2017). Sarà pertanto necessario monitorare i siti idonei alla nidificazione anche con tempistiche diverse da quelle attualmente adottate dai progetti in corso.

Ringraziamenti

Gli autori ringraziano per le informazioni e gli utili consigli Nicola Baccetti, Roberta Castiglioni, Massimo Semenzato, Francesco Scarton, Maurizio Sighele, Stefano Volponi, Marco Zenatello e per la foto Giovanni Contessa.

Bibliografia

Bon M., Cherubini G., Semenzato M., Stival E. (a cura di) (2000) – Atlante degli uccelli nidificanti in Provincia di Venezia. Provincia di Venezia – Associazione Faunisti Veneti.

Brichetti P., De Franceschi P.,Baccetti N. (red.) (1992) – Fauna d’Italia, 29 Aves 1, Calderini Bologna.

Castiglioni R. (2017) – Biologia riproduttiva dell’ibis sacro in provincia di Bergamo: 5 anni di monitoraggio. In Fasano S.G., Rubolini D. (a cura di) – Riassunti del XIX Convegno Italiano del CIO. Tichodroma, 6.

Marion L. (2013) – Is the Sacred Ibis a real threat to biodiversity? Long-tern study of diet in non-native areas compared to native areas. C.R. Biologies. 336: 207-212.

Mezzavilla F., Scarton F., Bon M. (2016) – Gli Uccelli del Veneto. Zanetti Editore, Montebelluna.

Yesou P., Clergeau P., Bastian S., Reeber S., Maillard J.F. (2017) – The Sacred Ibis in Europe:Ecology and management. British Birds. 110:197-212.

Autori

  • Alessandro Sartori

    Appassionato di animali e degli habitat dove vivono, inizia da ragazzo attività di volontariato presso il WWF di Venezia. Successivamente gli viene chiesto di fondare la sezione Veneziana della LIPU. Di li a pochi anni la sezione diventa una delle più attive in ITALIA occupandosi, tra l'altro, della tutela delle Cave di Gaggio e dei litorali veneziani (Alberoni, S. Nicolò, Ca Roman e Punta Sabbioni). Nella LIPU ha anche coperto la carica di consigliere nazionale. Attualmente si interessa di uccelli, in particolar modo di quelli acquatici tipici delle umide del Veneto. È consigliere della Società Veneziana di Scienze Naturali, della WBA (World Biodiversity Association) e presidente di OTS-Laguna di Venezia l'Associazione degli Operatori del Turismo Sostenibile. Svolge la professione di Guida Ambientale Escursionistica.

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